lunedì 26 aprile 2010

QUALCUNO E' PERFETTO?
L'ARTE TRANSUMANISTICA ALLA RICERCA DELL'IMMORTALITA' (PARTE PRIMA).
Di Tania Zakharova.


Con la tua arte, o Spirito, sconfiggi l'inaridimento della morte.
(Rig Veda)

Nell'arco esistenziale di ogni individuo avvengono tante trasformazioni, cambiano esteticamente i volti, i corpi, ma ancor più la mentalità, le convinzioni, il modo di vivere, la forma mentis. Gli umani sono afflitti da molti dolori: la malattia, l'infermità, la vecchiaia, i condizionamenti. Si chiama Primo Posthuman 2005. “Non ha età, non ha genere, non ha razza. E’ l’ essere umano dei sogni, un’utopia alla quale stanno lavorando scienziati e artisti”- così viene definito l'uomo del futuro nell'articolo di Laura Lazzaroni sull'arte transumanista “Qualcuno e’ perfetto(1) E' "un individuo le cui caratteristiche di base sono così superiori a quelle di noi umani, da non essere più considerato umano secondo gli standard attuali, resistente alle malattie e all'età, che ha il controllo del proprio stato psico-emotivo, superiormente predisposto al piacere, all'amore, all'apprezzamento artistico, in grado di sperimentare stati di consapevolezza a noi sconosciuti". Nel Dizionario Enciclopedico del Reader’s Digest, “transumano” è definito come “sorpassante; trascendente; oltre”. Nel Nuovo Dizionario Universale Webster, “transumanizzare” è inteso come “elevare o trasformare in qualcosa oltre l'umano”. Oggi si tende diffusamente a intendere il termine più riduttivamente come una transizione evolutiva dalla biologia umana tradizionale verso una nuova forma di biologia fusa con la tecnologia. Oltre a cercare di superare tutti i confini della biologia, il Transumanismo dunque aspira al miglioramento della condizione umana attraverso le nuove tecnologie, come la nanotecnologia e gli usi avanzati delle comunicazioni. Il transumanismo cerca anche di superare i limiti dell'arte e dell'estetica, per integrare l'arte con la tecnologia, la scienza e la vita stessa. In questa interconnessione tra l'arte e la scienza, i progressi della biotecnologia, dela nanotecnologia e dell'informatica presentano all'uomo un dilemma: quelli che oggi sono strumenti di cura, non potrebbero un domani servire a potenziare i corpi sani? L'artista multimediale, l'autrice di produzione artistiche transumaniste, Natasha Vita-More, suona ottimista: “Garanzia: ventiquattresimo paio aggiuntivo di cromosomi. I corpi abusati verranno sostituiti a spese dell’interessato. Ci riserviamo il diritto di cambiarli con un modello di seconda mano”.

(1) La Repubblica, Inserto D - #439, 26 Febbraio 2005.

Nessun commento:

Posta un commento