Avritam jñanam etena
Jñanino nitya-vairina
Kama-rupena kaunteya
Duspurenanalena ca
La coscienza dell'uomo è coperta dalla lussuria,
la sua eterna nemica, insaziabile e bruciante come il fuoco.
(Bhagavad-gita 3.39)
Jñanino nitya-vairina
Kama-rupena kaunteya
Duspurenanalena ca
La coscienza dell'uomo è coperta dalla lussuria,
la sua eterna nemica, insaziabile e bruciante come il fuoco.
(Bhagavad-gita 3.39)
Michelangelo Merisi, detto da Caravaggio, è quasi universalmente riconosciuto, ai giorni nostri, come uno dei più grandi maestri dell'arte di tutti i tempi, non solo italiana, ma mondiale. Questo fascino straordinario che esercita sulle coscienze contemporanee va però confrontato con opinioni di epoche diverse, così da arricchire la nostra visione sia rispetto alla natura dell'arte del discusso pittore, sia relativamente alla natura della coscienza collettiva contemporanea. La quale per molti aspetti si trova a corrispondere alle tendenze espresse da quest'artista o quanto meno trova nelle sue opere l'apologia di atteggiamenti e punti di vista che si sono imposti come modelli di riferimento e paradigmi su cui fondare le nostre esistenze. Data la rilevanza dell'argomento sarà bene concentrare la nostra attenzione e le nostre riflessioni; aprirci ad una rinnovata indagine sulla reale qualità di quelle opere e di quegli autori da cui ci lasciamo così profondamente suggestionare.