venerdì 1 ottobre 2010

LA BHAKTI TRA AMORE DIVINO E OPERA NEL MONDO. LA VITA DI SAN FRANCESCO NEGLI AFFRESCHI DI GIOTTO AD ASSISI (PARTE TERZA) di Fabrizio Fittipaldi.

…Le cose tutte quante
hanno ordine tra loro, e questo è forma
che l'Universo a Dio fa simigliante(1).

Questa seconda citazione dantesca ci fa capire come l'opera di Francesco abbia finito per trasformare radicalmente la cultura e la società dell'epoca e come abbia saputo mantenersi e rinnovarsi fino ai nostri giorni, non molto diversamente da quanto abbia fatto il messaggio del suo grandissimo ed eterno Maestro, Gesù di Nazareth, che incarnò questi stessi principi di Amore, fino al limite estremo del proprio stesso sacrificio sulla croce, con lo scopo di trasmettere questo eterno e universale messaggio di compassione e misericordia sconfinate. Questo stesso spirito di sacrificio è condiviso, se pure in misura diversa, sia da S. Francesco, sia da Giotto. Le scene che descrivono le intense attività politiche e sociali di S. Francesco dimostrano che egli non solo dedicò ogni respiro della sua vita al servizio di tutte le creature, ma che lo fece anche impegnandosi intensamente per offrire strumenti concreti affinché tutti potessero prendere parte a questo suo cammino di autorealizzazione.